Voti

Scritto da Super User. Postato in La fraternità

Il vincolo dei voti è per noi il modo privilegiato per esprimere l’amore esclusivo per Gesù, l’abbandono filiale al Padre e la docilità all’azione trasfigurante dello Spirito.

Castitá

Accogliamo il dono della castità nella libera rinuncia al matrimonio e alla vita familiare e nella scelta di Cristo come unico Sposo. Viviamo la solitudine insita nel voto con il desiderio di amare Dio sopra ogni cosa.

Consapevoli che l’amore di Dio non esclude tenerezza, accoglienza, profonda comunione con l’altro, custodiamo nel cuore e nella preghiera i fratelli che il Signore pone sul nostro cammino, condividendone ansie, dolori, gioie, sofferenze e intercedendo per loro.

Vigiliamo sulle relazioni personali, nella costante ricerca di un equilibrio tra vicinanza e distanza, e combattiamo la tentazione dell’attaccamento e del possesso, per accogliere l’altro come dono.

Attente alla presenza di Dio nell’interiorità dei fratelli, desideriamo costruire rapporti trasparenti ed essenziali. Evitiamo la superficialità, la curiosità e l’indebita intromissione in questioni inutili.

Pratichiamo la custodia del cuore, dei pensieri e dello sguardo, la lotta contro la sensualità e le debolezze del nostro sesso alla ricerca di una femminilità più armoniosa, che trova in Maria il suo modello.

Il nostro abbigliamento sia curato ma sobrio e modesto.

Siamo vigilanti nel rapporto con i nostri genitori e familiari, coniugando il necessario distacco con l’affetto che ci lega a loro. La frequenza delle visite è concordata con la Guida.

Povertá

Il voto di povertà comporta per noi il lasciare ogni cosa per seguire il Signore. Tale impegno si concretizza nella rinuncia al possesso dei beni.

Viviamo con il frutto del nostro lavoro. Mettiamo in comune il guadagno, le somme di denaro ricevute in dono e i regali, da consegnare alla Guida, che ne disporrà in base alle esigenze delle sorelle e della Fraternità.

La Guida provvede a valutare con ogni sorella quanto le occorre, per motivi personali o di lavoro, e a vigilare perché ognuna abbia il necessario.

Il voto ci invita ad accogliere umilmente, insieme ai talenti personali, i limiti fisici e interiori, l’avanzare dell’età, le diminuzioni, le malattie, la perdita delle persone care, la solitudine. Chiediamo in modo semplice e libero ciò di cui abbiamo bisogno, cercando di mantenere un costante equilibrio tra la tensione ascetica e il riconoscimento povero e umile delle proprie necessità.

Manteniamo uno stile di vita sobrio, semplice, essenziale, rinunciando al superfluo.

Vigiliamo contro la tentazione dell’avarizia, l’attaccamento del cuore alle cose, il desiderio di accumulare, l’ansia per il futuro, il bisogno di sicurezza, la tendenza ad anticipare, la paura della precarietà dell’esistenza, la sete di conoscenza fine a se stessa e la ricerca o l’uso di beni orientati alla realizzazione personale.

Almeno una volta all’anno, preferibilmente la Domenica delle Palme, mettiamo in comune oggetti personali, a favore di chi può averne necessità.

Obbedienza

L’ascolto e l’adesione alla volontà del Padre si concretizzano nell’obbedienza.

Emettiamo i voti nelle mani del Vescovo locale, al quale dobbiamo obbedienza per quanto riguarda il nostro inserimento in Diocesi, conformemente ai criteri esplicitati nella Regola di vita.

Obbediamo alla Guida spirituale alle cui disposizioni ogni sorella s’impegna ad aderire, riconoscendo in esse la mediazione della volontà di Dio nella sua vita. Nel dialogo e nel confronto vengono valutati gli ambiti di autonomia personale e le iniziative che devono essere oggetto di permesso.

Sentiamo la necessità di vivere tale voto non solo come adesione alla volontà di un’autorità ma, soprattutto, come costante cammino d’impegno personale e di rinuncia a noi stesse sull’esempio di Gesù.

Alla tentazione dell’individualismo e dell’autoaffermazione vogliamo contrapporre l’umile abbandono, alla passività l’assunzione di responsabilità.

Cerchiamo di superare la tendenza a imporre i nostri punti di vista e a condurre l’esistenza secondo criteri personali, sicure che la dimenticanza di sé dà frutti di vita abbondante.

La Fraternità e ogni suo membro, in ascolto dello Spirito per discernere e compiere la volontà di Dio, cercano di essere docili e disponibili a superare gli orizzonti personali, aderendo a progetti più ampi, a considerare le necessità dei fratelli e della Chiesa, le indicazioni della storia e dei semi del Verbo presenti nel dipanarsi delle vicende umane. Tale ricerca delle vie dello Spirito comporta  l’esercizio abituale del discernimento comunitario.