Leletta D'Isola

 

 Leletta D'Isola

Leletta D'Isola

compagna di viaggio

di chi coltiva la cultura come via a Dio

di chi conduce all’incontro con il Signore

di chi si fa amico e custode dell’altro.

 

Aurelia Oreglia d'Isola nasce a Torino il 1° aprile 1926, Giovedì santo. Figlia di Vittorio, barone di Isola di Benevagienna, e di Caterina, contessa Malingri di Bagnolo, trascorre l’infanzia con il fratello Aimaro a Bagnolo (CN). La sua relazione con Dio, dopo gli straordinari episodi della guarigione di una malattia importante a tre anni e della profondità nel ricevere la Prima comunione, si fanno altalenanti fino all’incontro con padre Enrico di Rovasenda, che la accompagna nel ritorno alla fede, nell’orientamento verso la vita domenicana e la scelta degli studi filosofici. Sono gli anni della guerra (1943-45), che Leletta vive con impegno antifascista e responsabilità, sulla scia del coraggio e della generosità della madre: di questo periodo sono testimonianza significativa le pagine del diario che verranno pubblicate e lette con grande interesse storico. Dopo una breve esperienza nell’Ordine domenicano dolorosamente interrotta per gravi motivi di salute, Leletta torna a concentrarsi sugli studi, che termina brillantemente con il conseguimento della laurea nel 1950. Il suo desiderio di dono totale al Signore trova poi compimento divenendo terziaria domenicana e riversando con generosità e cura la sua radiosa intelligenza nell’insegnamento. Fino al 1955 è a Bra, poi a Chieti e infine, dal 1959 al 1967, al liceo classico di Aosta.

Quando le sue condizioni di salute non le consentono più di insegnare, Leletta è accolta al Priorato di Saint-Pierre (AO). Nel Direttore, il canoninco Alfonso Commod, ella trova una importante guida spirituale e un grande collaboratore nell’accoglienza, nell’accompagnamento delle numerose persone che si recano in questo luogo di pace e preghiera. Con il canonico Commod Leletta condivide anche il desiderio di in monastero di vita contemplativa in Val d’Aosta, desiderio che trova coronamento nel 1989, con la realizzazione del Carmelo Mater Misericordiae. La grande attenzione ai luoghi in cui poter permettere a tanti di incontrare e stare con il Signore si è già d’altronde espresso qualche anno prima, con il dono delle proprietà sue e del fratello Aimaro per la fondazione del monastero cistercense a Prà d'Mill (Bagnolo).

La preghiera, l’ascolto, la fitta corrispondenza riempiono il tempo e il cuore di Leletta fino all’ultimo suo giorno sulla terra, il 18 agosto 1993.

 

Il libro del mese:

Leletta D'IsolaLeletta d’Isola. La portinaia del buon Dio
Nora Possenti Ghiglia, Ancora 2009

Così si definiva Leletta: la portinaia del buon Dio… e anche questa biografia può aiutare il lettore a entrare nell’esperienza di Dio, del suo amore attento, personalissimo, delicato; sarà anche un modo per corrispondere al desiderio di questa grande guida spirituale: accompagnare tanti al Signore, al suo bene infinito.