San Camillo de Lellis

 

Camillo de Lellis

San Camillo de Lellis

compagno di viaggio

dei malati

di chi si prende cura del corpo del fratello

di chi vede e serve Cristo nelle persone sofferenti.

Bucchianico (Chieti). Qui, il 25 maggio 1550, nasce Camillo. A tredici anni, rimasto orfano di madre, la sua vivacità intellettuale si trasforma in irrequietezza e insoddisfazione. L’inquietudine e la passione per il gioco crescono tra i suoi amici soldati, che egli inizia a frequentare quando si mette al seguito del padre, militare di carriera negli eserciti spagnoli. In concomitanza con la sua morte, si forma nella caviglia destra di Camillo una dolorosa ulcera purulenta, che lo costringe a rivolgersi all’ospedale san Giacomo degli Incurabili, a Roma.

Quando gli sembra di star meglio, riparte al soldo della Spagna, nella “Lega Santa”, ma presto, nel 1574, viene congedato, perde ogni suo avere al gioco e, dopo mesi di vagabondaggio, viene accolto dai Cappuccini di san Giovanni Rotondo come manovale. La vicinanza del frate guardiano e l’opera dello Spirito trasformano il suo cuore, che si apre al Signore nel febbraio del 1575. Intanto la sua piaga si estende, per cui Camillo fa ritorno all’ospedale romano. Gli amministratori, nel vedere la dedizione e la sensibilità con cui si prende cura dei suoi compagni sofferenti, lo promuovono responsabile del personale.

Camillo inizia così a radunare amici che come lui vogliano dedicarsi totalmente al servizio dei malati, consacrandosi a Cristo crocifisso. Sono gli inizi della compagnia dei Ministri degli Infermi, che papa Sisto V approva nel 1586. Camillo, che nel frattempo è stato ordinato sacerdote, prende servizio con i suoi compagni nel grande ospedale di Santo Spirito, dove per ventotto anni serve Gesù Cristo stesso contemplandolo nei fratelli più poveri e doloranti. Insieme ad altri venticinque compagni, Camillo fa la prima professione nel 1591, aggiungendo ai tre voti quello di “perpetua assistenza corporale e spirituale ai malati, ancorché appestati”. Presto i Ministri degli infermi, che diverranno poi i Camilliani, si moltiplicano e aprono Case in molte città d’Italia.

L’ulcera della caviglia e altre malattie portano Camillo all’incontro definitivo con il Signore il 14 luglio 1614.

 

 

Il libro del mese:

Camillo de LellisPiù cuore in quelle mani
Mario Spinelli, Città Nuova 2007

La biografia di questo “gigante della carità” può divenire una lettura avvincente e affascinante: chi cerca un aiuto per risvegliare il cuore e metterlo nelle azioni e nelle decisioni di ogni giorno, e per riversare sui fratelli sofferenti le premure e le attenzioni capaci di rivelare il Volto di Dio, troverà in queste pagine un sostegno sicuro.