Santa Ildegarda di Bingen

 

Ildegarda di Binden

Santa Ildegarda di Bingen

compagna di viaggio

di chi cerca Dio nella natura e nel cosmo

di chi coltiva l’armonia e la bellezza

di chi loda Dio e la vita con il canto.

 

Bermersheim vor der Höhe. Qui nasce nel 1098 Ildegarda, decima figlia di una ricca famiglia. La sua vita trascorre quasi interamente dentro le mura dei monasteri: in quello di Disinbodenberg vi entra come scolara già all’età di otto anni, per prendere i voti qualche anno dopo sotto la guida della badessa Jutta di Spanheim. Divenuta ella stessa badessa di tale monastero, ne fonda poi altri due nell’Assia-Palatinato, nei pressi di Bingen e di Eibingen.

A Ildegarda di Bingen, Santa e Dottore della Chiesa dal 2012, si deve un enorme tesoro di spiritualità e sapienza in molteplici ambiti di ricerca, dei quali rimane testimonianza nella miriade di scritti da lei lasciati. Tra questi, una corrispondenza ricchissima con i grandi del suo tempo, come Federico Barbarossa e papa Eugenio III, che di lei nutre una immensa stima, tanto da leggere i suoi testi al sinodo dei vescovi a Treviri e da consultarla ripetutamente.

I suoi trattati teologici sono estremamente densi e straordinariamente interessanti, in particolare per le analisi antropologiche tra attività creatrice di Dio e richiami escatologici. Tra le anticipazioni sorprendenti, ricordiamo la raffigurazione dell’uomo al centro di un cerchio, che Leonardo realizzerà alcuni secoli dopo.

Allo studio teologico Ildegarda accosta il canto e la musica; è considerata la prima compositrice cristiana. E tante delle sue ricerche spaziano nell’orizzonte della natura e della medicina, sulla base del legame fortissimo che ella riscontra tra le energie del creato, la corporeità e la vita interiore.

Santa Ildegarda si spegne a Bingen am Rhein nel 1179.

 

Il libro del mese:

Ildegarda di BingenIldegarda di Bingen
Cristina Siccardi, Edizioni Paoline 2012

La vita della “Sibilla del Reno”, secondo l’appellativo presto conferito a questa straordinaria figura la cui sapienza eclettica irradia l’intera epoca, è qui delineata a partire dalla fortezza ispirata con cui si rivolge ai grandi del suo tempo, e in modo particolare ai vescovi. La sua vicenda e la sua personalità diventano, per chi desidera camminare nella vita e nella fede, fonte di incoraggiamento e invito a cogliere in ogni realtà il rimando alla bellezza donata senza misura dal Creatore.