Sant'Agostino
Sant'Agostino
compagno di viaggio
dei cercatori di senso e bellezza
di chi apprezza e ha cura dell’interiorità
di chi si impegna a riconoscere Cristo nella sua vita e nel disegno della salvezza.
Aurelio Agostino nasce a Tagaste, nella Numidia proconsolare, nell’anno 354. Dopo i primi studi di grammatica, a causa delle scarse disponibilità finanziarie è costretto a rientrare in famiglia. Sono anni di grande inquietudine, e la sua vita si fa via via più sregolata, sebbene, grazie a nuove entrate, possa riprendere presto gli studi a Cartagine. Nel 372 nasce Adeodato, figlio di Agostino e della donna con cui vive. Poco dopo inizia per Agostino una grande attrazione per la letteratura e per le dottrine manichee, che abbandonerà una decina di anni dopo.
Giunto in Italia, con la speranza di maggiori soddisfazioni professionali, ottiene l’insegnamento della retorica a Milano. Qui incontra sant’Ambrogio e diventa fedele ascoltatore dei suoi discorsi, mutando anche il suo giudizio sulla Bibbia e approfondendo la lettura di alcuni libri, in particolare le lettere di san Paolo.
Il 386 è l’anno della conversione; l’anno dopo, nella notte pasquale, riceve il battesimo da sant’Ambrogio, insieme con il figlio. Nel lungo viaggio di ritorno in Africa per ritirarsi a vita monastica, a Ostia gli muore la madre, che l’aveva raggiunto in Italia due anni prima.
Nel 388 riesce finalmente a fondare un monastero a Tagaste e a intraprendere la vita monastica. Sono anni di intenso studio e di polemica con i Manichei e i Donatisti, ma anche di avvicinamento alla vita pastorale che culminerà con l’incarico episcopale a Ippona, nel 396. Negli anni immediatamente successivi egli scrive Le confessioni, cui fanno seguito gli scritti teologici, filosofici, i commenti biblici e La città di Dio.
Mentre i Vandali assediano Ippona, il 28 agosto 430 Agostino muore. I vescovi africani riescono a portare il suo corpo in Sardegna. Di qui Liutprando re dei Longobardi lo porterà a Pavia.
Il libro del mese:
Le confessioni
Agostino, BUR 2006
Un libro per tutti i tempi, un libro che ha attraversato la storia occidentale risvegliando in tantissimi la sete di senso e la ricerca esistenziale. Ancora oggi, e secondo diverse prospettive, l’autobiografia di Agostino è di una ricchezza straordinaria, e può nutrire e orientare il desiderio e il cammino interiore di ogni lettore. Le vicende della sua vita e l’apertura alla grazia travolgente di Cristo sono anche un motivo grande di speranza nel Suo amore incondizionato.